Il monumento all’Indiano fu costruito dallo scultore inglese Carlo Francesco Fuller nel 1870 in fondo al Parco delle Cascine, vicino alla alla confluenza tra il fiume Arno ed il torrente Mugnone.

Il monumento ha la forma di un baldacchino a volta sorretto da quattro colonnine, sotto il quale è presente il busto scolpito del defunto principe indiano Rajaram Chuttraputti di Kolhapur con un’iscrizione in quattro lingue: italiano, inglese, hindi e punjabi.

Il giovane principe di ritorno da un viaggio a Londra, dove era andato per studio e per salutare la regina d’Inghilterra, alloggiava al Grand Hotel di piazza Ognissanti di Firenze dove fu colpito da un malore improvviso che il 30 novembre 1870 lo uccise alla giovane età di ventun anni.

Il suo corpo fu arso secondo il rito indù alla confluenza fra due fiumi (fiume Arno e torrente Mugnone) dove furono poi sparse le sue ceneri.

L’evento suscitò all’epoca la curiosità di moltissimi fiorentini che accorsero numerosi per assistere alla cerimonia e da allora il luogo fu chiamato “l’Indiano“. Nel 1872 fu costruita nei pressi del monumento una palazzina che svolgeva la funzione di caffè pubblico e che prese il nome di “Palazzina dell’Indiano“.

Nel 1972 fu costruito, in prossimità del monumento, un ponte sul fiume Arno che prese appunto il nome di “Ponte all’Indiano“.

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